mercoledì 11 aprile 2012

Merlotti

Benché la primavera sembri aver fatto momentaneamente dietrofront, se non altro nelle mie zone, gli uccellini continuano anche sotto la pioggia e tra le raffiche di vento a preparare i loro nidi per accogliere i futuri piccoletti. In giardino è un tripudio di cinguettii e di richiami, che si susseguono per tutto il giorno.
Tra questi piccoli volatili indaffarati e chiacchieroni ci sono i merli.
Adoro i merli. Mi mette allegria la loro personalità intraprendente, la loro innata simpatia, la semplice bellezza delle piume nere o grigie, il giallo del loro becco, il fatto che si spostino spesso a terra su quelle agili zampette, come se amassero camminare quasi più che volare.
A Milano, come ovunque, se ne vedono molti, nei piccoli giardini, vicino ai cespugli del parchetto nei pressi dello studio, e una coppia addirittura secondo me sta meditando di trasferirsi nell'alloggio di Polly il cane abominevole (per chi non avesse mai letto di lei, Polly è una femmina di Terranova, potete saperne di più  QUI).
Tornando ai due merli, il maschio lo vedevamo già da un bel po' girovagare davanti al cancelletto, soprattutto la mattina. Poi è comparsa anche quella che io definisco sua moglie, dal caratteristico colore grigio, la quale credo abbia anche passato qualche notte all'interno della "stanza" di Polly (un locale ricavato nella parte di cortile dello studio, chiuso da una tettoia e da una porta, dove il cane abominevole trascorre la notte sulla sua branda), dato che mi è capitato di trovarla dentro alcune mattine, mentre aprivo al cane.
"Polly, hai visto che c'era un'intrusa in casa tua?" dico all'abominevole Polly, mentre le allungo un biscotto per evitare che mi sbavicchi i jeans.
Oppure un pomeriggio mi scappa l'occhio sulla ciotola del cane, che si trova in quel locale, e chi vedo piazzata tra le crocchette? La merla, che rovistava tra i grossi croccantini, ne sceglieva uno e spiccava il volo con il boccone nel becco, passando sopra la testa di Polly che dormiva lì fuori, e che ovviamente non si è accorta di nulla. Ma anche se avesse notato l'uccellina sono sicura non avrebbe fatto una piega, vista la sua natura totalmente pacifica e in armonia col mondo.
O ancora un altro giorno me ne stavo al computer quando vedo un piccolo essere entrare nello studio. Faceva caldo, la porta era aperta, il cane abominevole ronfava beatamente lì fuori. E la merla ha pensato di buttare un occhio all'interno. Ha avanzato un po' sul tappeto, guardandosi in giro, poi con tutta calma ha fatto dietrofront e se ne è andata. Suo marito dal canto suo si appollaia spesso sulla maniglia del cancello, cinguettando.
Magari ci ritroveremo con dei piccoli merlotti venuti al mondo nell'alloggio del cane abominevole  :-)

Ciò mi fa pensare ai tre piccoli merli che ho avuto la fortuna di veder crescere nel loro nido nella siepe, l'anno scorso. Li ho seguiti fin da quando erano ancora nell'uovo e la mamma li covava. Li ho visti quando erano piccolissimi, creaturine lanuginose con un becco che sembrava più grande di loro, perennemente affamati, che emergevano appena dal nido. Papà merlo e mamma merla si alternavano per portare loro da mangiare e per vegliare sulle loro testoline. I genitori comunicavano con dei fischi particolari, per tenersi informati dei propri movimenti, suppongo.
Così i merlotti sono cresciuti, finché il nido si fece troppo piccino per contenerli comodamente tutti e tre. La foto qui sotto l'ho scattata poco prima che partissero per la loro strada. Andavo ogni giorno a guardare nella siepe, e con sollievo li trovavo sempre lì, a fissarmi con quel loro sguardo un po' attonito, tipico dei volatili molto giovani, che mi fa sempre affiorare un sorriso.
Il clic della macchina fotografica pareva non disturbarli affatto. I loro genitori, sempre nelle immediate vicinanze, mi osservavano attraverso i cespugli in fiore e appena mi allontanavo raggiungevano i loro piccoli.
Poi un giorno trovai il nido vuoto, i miei piccoli amici se ne erano andati. Spero che non sia accaduto loro niente di male, che siano cresciuti e siano magari loro quei merli che vedo oggi saltellare lesti per il giardino, sempre presi in qualche faccenda, e lanciare il loro richiamo dagli alberi oltre la siepe, mentre si preparano ad occuparsi presto di nuovi piccoli merlotti.

Uno di loro, poco prima di asciare il nido

12 commenti:

  1. Ti abbraccerei forte,forte per questo splendido ritratto!
    Mi ricordo che quando ero piccola mio padre spesse volte li soccorreva se cadevano dal nido, riponendoli delicatamente al suo interno.
    E' capitato però che io li abbia allevati fino a quando non fossero in grado di badare a loro stessi, nutrendoli con un alimento specifico, abbeverandoli con il cucchiaino ed infine esercitandoli al volo, tenendoli appoggiati a un dito e andando amorevolmente dall'alto in basso in modo che sbattessero le alucce.
    Che ricordi! Nel tempo non sono cambiata, perchè ogni anno in questa stagione ho le antenne dritte (vivendo con 9 gatti) e devo dire che la convivenza è possibile.(anche perchè i felini non sono più giovanissimi)
    Vedo spesso i merli adulti frugare nella ciotola che ho all'esterno per i croccantini dei gatti e come dici bene tu, sono straordinariamente intraprendenti.
    Provvedo anche per l'acqua, avendo posto sul tetto del rifugio/infermeria per i gatti in convalescenza, un'ampia ciotola che funge anche da piscina.
    E poi sono sempre positivi, malgrado queste giornate uggiose, perchè cantano di continuo dalle 4/5 della mattina fino all'imbrunire!
    Un bacio, Marty!

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    1. Che bei ricordi davvero, Maura :-)
      Anche da me i gatti, in generale, non sono un pericolo, essendo ormai, come li definisco io, iper civilizzati e ben più interessati alle loro crocchette che alla caccia.
      Purtroppo invece le faine sono davvero una minaccia per gli uccellini e le loro uova, hanno già fatto piazza pulita in alcuni nidi l'anno scorso :-(
      Tra l'altro ce n'è una che sospettiamo si arrampichi lungo il gelsomino fin sul balcone, e considerando che i merli hanno appena fatto un nido lassù sono molto preoccupata. Speriamo in bene!

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  2. Qualcuno dice "è la natura" quando accadono cose spiacevoli come non vorremmo capitassero ad esempio a questi esserini.
    Ma sono convinta anche che se l'uomo non avesse compromesso così tanto l'ecosistema, tutto sarebbe più naturale e magari le stesse faine si procaccerebbero altre prede, meno "casalinghe".
    In un certo senso sono giustificabili solo, e non è poco, perchè abbiamo distrutto o danneggiato di molto il loro habitat naturale.
    I discorsi sono sempre gli stessi, purtroppo...e la causa pure.

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  3. Ciao Martigot.
    Voglio augurare anche a te una buona giornata, anche se minaccia pioggia...
    Nonostante tutto cercherò di imparare dagli amici quà sopra che stanno fischiando a pieni polmoncini.(caspita, io non so dove trovino tutto quell'ossigeno...)
    Bacio.

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  4. che carino!!!! Gli uccellini appena nati sono una meraviglia... quando sono pelati mi fanno troppo ridere, e quando hanno tutte le piumette soffici mi fanno tenerezza... e quando se ne vanno? :( Nuooooo... però è bello vedere quando si lanciano nei loro primi voli...
    Ma... l'abominevole Polly è ME-RA-VI-GLIO-SA!

    E' stupenda!! Chissà che cucciolona affettuosa!

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    1. Guarda spero proprio che quella brutta faina (certo, deve pur vivere anche lei, però, diciamolo, è un po' un serial killer) lasci stare il nuovo nido dei merli sul gelsomino!
      L'abominevole Polly secondo me è il cane più buono e coccoloso del mondo, questo è certo. In questo momento sta ronfando sulla sua branda :-)

      ciao!

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    2. hahaha che dolcissima Polly!!
      leggendo di questo mi hai fatto venire ancora più voglia che sia lunedì così posso andare in canile a fare volontariato!

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    3. Brava Volpina, fai pure volontariato?
      Io ci penso spesso, mi piacerebbe andare a prendere qualcuno di quei cani per portarli a spasso, ma come farei poi a riportarli in canile? Mi si spezzerebbe il cuore.

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  5. Che belli i merli. Piacciono tanto anche a me (ma c'è un animale che non sia meraviglioso?).

    Io penso che potrebbe darsi benissimo che quelli adulti di oggi siano gli stessi piccolini che avevi osservato tanto amorevolmente.

    Grazie per queste belle storie che ci racconti sempre. :-)

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    1. Grazie a te Biancaneve :-)
      Mi piace intercalare a post più impegnati anche piccoli racconti come questo, e i miei cari merlotti, con la loro simpatia, sono perfetti per questo. Quindi grazie a loro che allietano la nostra vita e con la loro dolcezza e "buffaggine", anche, mi hanno permesso di scrivere questo post :-)
      E grazie all'abominevole Polly, naturalmente.

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  6. Proprio stasera mi sono imbattuta in un piccolo merlo che abita nel cortile dei miei, è una pallotta senza coda ancora poco pratico di volo. Mi fa una tenerezza immensa ma ho paura che possa incrociare qualche gatto o cane...speriamo spicchi presto il volo.

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    1. Ciao Monica, innanzitutto benvenuta sul mio blog :-)
      Sì, i merlotti fanno davvero tenerezza, con quello sguardo un po' attonito che hanno, come a dire "non so bene come sia capitato qui ma ormai ci sono", eh eh eh
      Spero davvero che il tuo merlotto riesca presto a spiccare il volo :-)

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