mercoledì 23 maggio 2012

Gatti del Monumentale




Se c'è un luogo di Milano che amo, quello è il Cimitero Monumentale. Sarà per la mia vena gotica, sarà per l'innegabile fascino di questo luogo gremito di monumenti, statue, antichi visi che guardano in eterno dalle loro vecchie cornici, per le mille storie nascoste dietro i tanti e tanti nomi.
Ogni volta si scopre qualcosa che la volta precedente era sfuggita, e si potrebbe passare un giorno intero a camminare per i viali, tra le cappelle e le tombe, mentre fuori Milano vive la sua vita frenetica.
Tra le mura del vasto cimitero invece pare di trovarsi in un altro tempo, in un mondo di pietra, ricordi, fiori e alberi, un luogo sospeso da qualche parte.
Sto realizzando una serie di foto sul Monumentale, anche se non so quando potrò dire concluso questo mio progetto, visto che ci sono talmente tante cose interessanti che scegliere diventa difficile.
Durante le mie escursioni fotografiche mi sono imbattuta anche nei gatti che vivono là.
Qui sopra una polaroid fatta anni fa, con un perfetto abitante del Monumentale, un gatto nero.
Sotto invece un micio in cui mi sono imbattuta proprio stamattina, e che mi ha seguita tutto il tempo come un fido assistente. Avrei voluto portarmelo via, anche perché dalla foto non si vede ma ha una zampetta ferita. Penso però che stia bene nel grande cimitero, nell'ombra fonda degli alberi e dei cespugli, insieme agli altri mici che vivono lì. Se fossi un gatto non potrei chiedere un posto migliore, in una grande città.



5 commenti:

  1. Ciao, cara Martigot.
    Il gatto viene descritto da millenni come animale misterioso e magico e non mi stupisce la scelta che questi mici hanno fatto, eleggendo a loro dimora un luogo così pieno di storia. Il loro sguardo così imperturbabile e profondo e l'incedere elegante e silenzioso li consegna come guardiani eterni e fidati di tante statue e monumenti.
    Buona serata!

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    1. Hai ragione Maura, per le loro caratteristiche i gatti sono proprio perfetti animali per luoghi come questo.

      ciao!

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  2. Che belle foto!
    Pensa che coincidenza, proprio venerdì scorso sono stata a visitare il cimitero acattolico di Roma (anche detto "degli Inglesi" perché vi sono sepolti Keats, Severn, Shelley ed altri personaggi illustri) e, oltre ad essere un luogo particolarmente suggestivo, ha la particolarità di essere frequentato dai gatti della comunità della Piramide Cestia che sta proprio lì accanto.
    Ho pensato che se c'è un posto dove vorrei essere seppellita è proprio quello. Improvvisamente il pensiero della morte mi è parso meno terrificante, immaginandomi in un luogo tanto bello - gli alberi e le piante sono incantevoli - e frequentato da splendidi gatti che passeggiano silenziosi tra le tombe.
    Sono riuscita anche ad accarezzarne uno e a farci qualche foto.

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    1. So di questo cimitero di Roma, dev'essere molto interessante da visitare, come molti altri sparsi per l'Europa. Che poi uno pensa che siano luoghi con una certa atmosfera macabra, ma io non trovo sia così, almeno non tutti. Più che altro sono posti dove la parola eternità assume un significato più tangibile, e direi anche sereno, non so come spiegare...
      Pensa che anch'io ieri ho pensato che riposare per sempre al Monumentale non sarebbe una brutta cosa (a tempo debito, mi auguro, eh ehe).
      Intanto spero di passeggiarci ancora a lungo per le mie foto, magari insieme a quel micio coccoloso :-)

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  3. Secondo me i gatti vedono i fantasmi e altre cose a noi sconosciute e sono dei guardiani di un mondo che non ci appartiene. Sono mistici e gli egizi li consideravano degli Dei.
    Sono creature stupende... come tutte le creature. Bellissimo post.

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