domenica 9 dicembre 2012

E basta, no?




Sul numero di dicembre di Vogue Italia ecco un articolo di ode alle pellicce, che, a quanto leggo con sommo disgusto, verranno allegramente impiegate anche in varie collezioni primavera/estate.
Leggera come seta, morbida come velluto.
I poveri visoni, menzionati nell'articolo unicamente in quanto materiale pregiato, saranno felici di sapere che andranno ad agghindare indossatrici e signore benestanti non solo durante l'inverno, ma anche nei mesi più miti. "Sarà forse per quel suo sapore di natura o per quella sua connotazione wild, che tanto piace perché ha richiami ancestrali".
" Per il pelo si parla ora di epilatura, più che di rasatura" ci racconta il signor Gabriele Colangelo, stilista discendente a quanto leggo da una famiglia di pellicciai "una tecnica che permette di raggiungere lo spessore del velluto e avere quindi un materiale molto duttile e leggero".
Con tanti ringraziamenti da parte degli animali a cui quel pelo apparteneva.
Come le volpi, ad esempio, la cui pelliccia viene ora "tagliata a strisce sottilissime, che, applicate alternate al tessuto come organza o chiffon, dà un effetto finale simile alle piume" Ah!
Sentito, volpi? Contente di contribuire alla creazione di capi siffatti?

Gli animali, lo sappiamo bene purtroppo, vengono sfruttati crudelmente in vari ambiti. Li uccidiamo per mangiarli, per sperimentare farmaci, per tradizione, per vestirci con la loro pelle e il loro pelo. Tutte cose di cui potremmo benissimo fare a meno, specialmente oggi che il progresso ci mette a disposizione validissime alternative, se solo volessimo usarle.
Ci sono battaglie lunghe e difficili, come può esserla quella contro l'industria della carne, così radicata nelle nostre abitudini alimentari; o quella contro la vivisezione, per la quale, almeno, sembrano esserci spiragli per giungere infine al suo bando.
Vietare l'uso di pellicce invece non mi sembra così complesso. Penso che la maggior parte dell'opinione pubblica sarebbe assolutamente favorevole (parecchio più difficile, temo, il bando della pelle, che purtroppo viene usata tantissimo per l'abbigliamento, pensiamo solo alle scarpe...anche qui comunque volendo si potrebbe intervenire).
Vogliamo liberarci almeno da questa piaga? Vogliamo lasciare in pace almeno questi animali, che hanno tutto il diritto di tenersi il loro caldo pelo, invece di essere uccisi (anche barbaramente) dopo una vita di prigionia?
Personalmente non trovo nulla di "wild" o di ancestrale in una pelliccia. Ok, in tempi remoti era immagino l'unico modo per scaldarsi d'inverno, quando eravamo mezzi nudi in una caverna. Ma oggi?
Cari stilisti, caro Vogue, fate qualcosa davvero alla moda: incentivate l'uso di materiali sintetici, vedrete che otterrete splendidi risultati glamour anche così.
Questo sì sarebbe trendy. E etico, tanto per cambiare.

18 commenti:

  1. Ma siamo proprio di coccio, eh!
    Che si vergognino tutti quelli che per caldeggiarne ancora l'acquisto usano tutti cui termini che per un momento ti fanno anche pensare che gli animali non vengano neanche uccisi, bensì "tosati" come le pecore...
    Guarda, io vedo in giro delle imitazioni di pelliccia ottenute sinteticamente che non hanno nulla da invidiare a quelle vere.
    A parte che mi fanno schifo lo stesso,però potrebbero mediare in questa maniera tutte quelle signore che proprio non ne potessero fare a meno!
    Se avessero il coraggio di vedere come RUBANO la pelle a queste povere bestiole,non credo oserebbero indossarne ancora!
    Della serie " se i macelli avessero le finestre, saremmo tutti vegetariani"...
    (peccato per il cognome di chi ha creato l'articolo sulle pellicce)
    Ciao Mrty, buona domenica.

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    1. Forse io la faccio troppo semplice, ma fare una legge che ABOLISCE l'uso di pellicce?
      Il mondo della moda dovrebbe prenderne atto, punto. Almeno questo si potrebbe fare...

      un caro saluto :-)

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    2. E le leggi chi le fa? Bisogna far sentire la nostra voce, premere affinché venga discussa in Parlamento. Ma certo che se non riusciamo manco a far abolire i circhi con animali e la caccia, figuriamoci un commercio su cui comunque ci guadagnano in molti.
      Pensa che qualche anno fa, a forza di campagne di sensibilizzazione, in effetti la vendita delle pellicce era calata, quindi i produttori ed allevatori si sono inventati le guarnizioni in pelo, che ora praticamente ti infilano ovunque, persino nelle custodie per l'iPhone.
      Non vorrei sbagliarmi, ma mi sa che qualche paese europeo ha vietato la produzione di pellicce.

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  2. Scusa, mi è rimasta una a del tuo nome sulla punta delle dita...

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  3. Peraltro, se proprio ci si vuole vestire di pelo, esistono pellicce sintetiche molto carine, colorate, e altrettanto trendy, come anche suggerisci tu.
    E' una vergogna che le riviste di moda non prendano distanza da questa pratica barbara.
    Una vergogna che giovani ragazze informate (o almeno con possibilità di farlo) su come vengono realizzate le pellicce continuino ad indossarle e comprarle.

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    1. Io spero sempre di trovare qualche presa di posizione animalista persino tra le pagine di Vogue...invece ecco comparire articoli di questo tenore :-(
      Sono certa però che tanti loro lettori la pensino come me. Una volta sul loro sito ho letto commenti molto negativi su un servizio in cui la modella era vestita quasi in ogni scatto con dei capi in pelliccia.

      L'anno scorso ho preso una giacca in pelliccia sintetica (come colore ricorda il mio Hitch, eh eh eh), però non ho mai avuto il coraggio di metterla benché mi piaccia molto perché ho la fobia che qualcuno possa pensare che sia vera. Anche se immagino che sia abbastanza evidente che non lo è :-)

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    2. Ti capisco perché anche a me imbarazzerebbe molto indossare una pelliccia sintetica che potrebbe essere scambiata per vera. Ho anche giubbotti in eco-pelle che un po' mi provocano questo tipo di disagio. Ma alla fine non è mica agli altri che dobbiamo rendere conto, bensì agli animali e se gli indumenti sono cruelty-free non dovremmo farci questi problemi.
      Però comprendo la tua sensazione, ripeto, è la stessa mia.

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  4. Sottoscrivo ogni parole. Francamente è squallido, come dice Biancaneve, vedere giovani ragazze informate ancora con il pellicciotto... male, male, male.

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  5. Però devo anche aggiungere una cosa, non a discolpa di chi ha capi con pelliccia, ma ad aggravare la situazione generale: esistono per fortuna capi con pelliccia sintetica, ma quanta fatica si fa a trovarla? E in negozio, le commesse quanto ti guardano strana se storci il naso di fronte a un "normale capo con pelliccia"? Deve cambiare tutto!

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    1. E poi come dicevo nel post secondo me il discorso va esteso anche alla pelle. Se ci pensi è altrettanto inquietante indossare qualcosa fatto con la pelle che una volta apparteneva ad un essere vivente. Purtroppo è un "materiale" diffusissimo in molti settori...anche perché di tutti i poveri animali che ci mangiamo bisogna utilizzare il più possibile...
      Hai ragione, Silvia, deve cambiare tutto, sigh

      un salutone

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    2. Secondo me dobbiamo manifestare apertamente la nostra indignazione, così il mercato si rende conto che tanta gente non desidera più acquistare pellicce vere o indumenti con guarnizioni di pelo vero.
      Qualche settimana fa sono entrata in un negozio per provare un abitino, mentre la commessa stava cercando la mia misura mi sono accorta di un collo di pelliccia su una giacca, allora ho domandato se fosse vera o no; la commessa mi ha risposto, tutta fiera, che si trattava di pelliccia vera: allora io ho posato l'abito che volevo provare e in maniera educata, ma ferma e decisa, ho detto che non avrei fatto acquisti in quel negozio, quindi sono uscita.
      Bisogna protestare. In maniera civile, ma inequivocabile. Invito tutte a farlo. Senza offendere o litigare, con educazione e gentilezza, ma fermamente. ;-)

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  6. Giusto Rita.
    La domanda crea l'offerta, quindi fondamentalmente siamo anche noi carnefici involontari.
    Distacchiamoci dalla massa, evidenziamo sempre più il nostro diverso punto di vista e non temiamo di essere giudicati come degli extraterrestri perchè non la pensiamo alla stessa maniera dei più.
    Siamo nati tutti sotto lo stesso cielo e tutto è di tutti.

    Nessuno ha diritto a sopraffare altri esseri viventi!

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  7. Io non so più che dire, mi sembra talmente tanto ovvio che non si debba far soffrire gli animali che ogni cosa che penso mi sembra inutile dirla.
    Qui vedo un sacco di volpi, sono stupende... si fermano sempre quando con un tono un po' timido gli urlo "Aspetta!"
    mi guardano con i loro occhietti graffianti e poi spariscono dietro le staccionate pochi secondi dopo.
    La loro coda è l'ultima cosa che vedo, e credo che sia meravigliosa così.Attaccata al loro culo.

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    1. "La loro coda è l'ultima cosa che vedo, e credo che sia meravigliosa così.Attaccata al loro culo."

      :-) Giustissimo!

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    2. Esatto, è proprio lì che deve stare la loro coda. Altro che finire tra organza e chiffon!

      Bè Volpina, vista la tua doppia identità non mi stupisce che le volpi si fermino un momento quando le chiami :-)

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  8. ciao, dopo tanto tempo rieccomi qui, che dire? poveri animali, ormai ogni parola mi sembra già stata detta.

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  9. Comunque vorrei fare pace con te, se vuoi vieni sul mio blog, ciao

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