martedì 4 giugno 2013

A proposito di Polly, e del tempo che passa

Ho già parlato di Polly, la cagnolona Terranova dello studio, qui e qui. Dopo aver passato con lei tante e tante giornate degli ultimi anni, le voglio molto bene.
Il Terranova è un cane meraviglioso. Oddio, anche abominevole. Ti ritrovi peli ovunque (vogliamo parlare della mia lotta impari munita di aspirapolvere?), non è proprio profumato, mangia un sacco, quando beve sembra che tiri su secchiate d'acqua, e poi ha quel piccolissimo particolare della bava che fa un baffo a quella di Alien.
Eppure resta un cane meraviglioso. E' davvero un gigante buono, come viene definito.
E poi è pacifico. Non è assolutamente un cane iperattivo, che ha sempre bisogno di fare. Tutto il contrario. La sua massima goduria è stare sdraiato stile pelle di leopardo sul tappeto o direttamente sul pavimento, vicino ai suoi umani. Tu sei lì che sgobbi, che risolvi i problemi della giornata, e Polly ronfa beatamente sulla soglia. Chiunque entra o esca non ha altra scelta che scavalcarla.
Un cane che non si può fare a meno di amare profondamente, se non altro per la sua estrema bontà.
Immaginate quindi l'angoscia quando circa due settimane fa un mattino Polly non riesce più a reggersi sulle zampe posteriori.
Ora, sappiamo che non vivrà in eterno, che ha tredici anni anche se non li dimostra, eccetera eccetera. Ma quando ti trovi davvero davanti alla possibilità concreta che presto potrebbe lasciarti, bè, no è facile da accettare. Per il suo padrone, che vedete immortalato qui sotto con lei (tra l'altro ho scattato questa foto appena qualche giorno prima che si ammalasse), per me che come dicevo ho passato accanto a lei la maggior parte delle giornate degli ultimi anni, per la sua padroncina Matilde, che ha dieci anni e non concepisce assolutamente che Polly ci possa lasciare.
Grande preoccupazione anche in tutto il cortile, infatti, non appena si è sparsa la notizia, parecchi passavano a visitare la malata e a informarsi sulla situazione.
Anche perché Polly è un'istituzione del cortile. Da anni presidia il cancelletto dello studio (presidia si fa per dire, più che altro ci si sdraia davanti per lunghi pisolini e se qualcuno deve entrare o uscire si arrangi), postazione dalla quale è riuscita a farsi amici tutti i postini che si sono succeduti.
Insomma, ANGOSCIA. Anche perché entrambi i suoi genitori hanno finito i loro giorni con le zampe posteriori praticamente paralizzate.
Alle due di quel pomeriggio arriva il veterinario. Portarla noi da lui era abbastanza impossibile per tutta una serie di motivi logistici. Dunque, arriva il veterinario, un ragazzo che a me sembra molto in gamba, che già l'aveva curata per le orecchie tempo fa, e per prima cosa le fa una flebo, e poi anche un'iniezione di zuccheri.
Poi ci conferma la nostra impressione, ovvero che le zampe posteriori non sono paralizzate. La povera Polly cercava di alzarsi, infatti, ma le zampotte, pur muovendosi, non riuscivano a sostenerla.
"Dobbiamo crederci tutti sul fatto che si rimetterà in piedi" ci dice il veterinario.
Poi le ha prescritto delle pastiglie.
Il giorno seguente la situazione era immutata Tra l'altro pioveva, faceva freddo, insomma, tristezza su tristezza. In due abbiamo portato dentro Polly, che non avrei detto fosse tanto pesante. L'abbiamo sistemata sul tappeto, e abbiamo cercato di farla mangiare, ma non ne voleva sapere.
Poi, vista situazione immutata, cambio di pastiglie.
E piano piano è guarita  :-)
Ha ripreso a mangiare, e soprattutto a camminare. Sì, sbanda un po' ogni tanto, tremola un po', ma cammina. Anzi, saltella anche delle volte. E' tornata la nostra adorata Polly!!!
Una radiografia ha evidenziato l'usura delle ossa che compongono la sua colonna vertebrale, usura che le ha provocato l'infiammazione. E' l'età. Ora con la sua pastiglia giornaliera però è tutto sotto controllo.
E tutti abbiamo tirato un bel respiro di sollievo.
Per il momento tutto si è risolto, e, incrociando le dita, pare ancora lontano il momento in cui la dovremo salutare.
Caro cane abominevole, ti vogliamo bene  :-)

Polly e il suo umano
(e io li sopporto entrambi :-) )


4 commenti:

  1. Lunga vita a Polly l'abominevole!
    Sono felice di questa complicità amorevole che regna attorno a questa cagnolona tenerona.
    Credo che sia più semplice "sopportare" lei che il suo umano...
    Bacio e buona serata, cara Martina;-)

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    1. Ciao Maura, eh sì, quando il suo padrone esce e resto in studio con Polly non sentiamo la sua mancanza, eh eh eh! :-)
      Comunque ha curato Polly con grande dedizione.

      un caro saluto

      P.S. bellissime le cagnoline del tuo papà di cui hai parlato recentemente sul tuo blog :-) E certamente meno abominevoli dell'essere nero qui sopra

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  2. Bellissima e dolcissima Polly, sono felice che si sia ripresa. :-)

    Guarda, una mia cara amica ha risolto tantissimo con la fisioterapia (semplici massaggi che le faceva lei, ma volendo, per chi può, c'è anche la fisioterapia in acqua, non so se esistono strutture apposite nelle vicinanze di Polly).
    Il suo cane amatissimo per un periodo è sembrato essersi paralizzato, poi si era anche depresso psicologicamente; lei però non ha voluto rassegnarsi e ogni sera gli faceva un massaggio sulle zampe, piano piano queste hanno ripreso a dare segni di vita e si è rialzato.
    Poi le farà bene anche il sole, se il tempo migliorerà.
    Un bacione a te e carezzina alla cagnolona.

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    1. Per il momento mi sembra tornata bella pimpante (oggi in particolare ha zampettato un sacco per lo studio :-)
      Se dovesse peggiorare ancora, comunque, sono sicura che non si lascerà niente di intentato, massaggi compresi.
      Poi quest'estate andrà al mare, e anche quello le farà bene.

      buona serata :-)

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