domenica 9 ottobre 2011

A proposito di Dodo, e degli altri animali che ho avuto con me

Penso agli animali che ho avuto con me nel corso degli anni. Criceti, porcellini d'India, un topolino, gerbilli, un coniglio. Piccoli grandi amici, ognuno con il proprio carattere e il proprio modo di rapportarsi con me. Li porto nei miei ricordi, come piccole gemme dall'aspetto semplice, ma colme di luce.
Ho pianto per ognuno di loro, quando la loro vita si è conclusa. Lacrime di tristezza, ma anche di gratitudine per averli avuti vicini per un tratto del cammino, per esserci voluti bene, io nel mio modo umano, loro alla loro maniera di roditori.
Ora riposano nel nostro giardino, sotto l'aiuola fiorita e sotto all'ibisco dagli splendidi fiori. Li ho amati tutti, ma confesso che alcuni rimangono più luminosi nei miei pensieri. Il porcellino d'India Dostojevski, detto Dodo, che era così dolce e buffo in tutto ciò che faceva, al quale, d'estate, facevo il bagno in terrazza, in una piccola tinozza, per ripulire una buona volta il suo lungo pelo. Il topolino Vanja, portato in casa probabilmente dal nostro gatto e trovato sotto alla cassetta della legna vicino alla stufa, un esserino beige piccolo piccolo e indifeso, al punto che decidemmo di tenerlo, almeno per un po'. Lui gradì talmente la nuova vita nella bella gabbia spaziosa, che rimase con noi, finché, un anno dopo il suo ritrovamento sotto alla cassetta della legna, si addormentò per sempre nel tronchetto bucherellato che aveva eletto a sua dimora.
E poi Fernando, battezzato così in omaggio al pilota automobilistico Alonso, un cricetino russo delizioso, fragile e dolce, la tenerezza fattasi animale. Lui, così minuscolo, lasciò un vuoto grandissimo quando morì all'improvviso, discreto com'era vissuto. E poi Idgie, una porcellina d'India color champagne, dolcissima, con un occhio cieco che le dava qualche problema di equilibrio quando si sollevava sulle zampe posteriori per appoggiarsi al parapetto della gabbia per chiedere da mangiare.
Ma anche tutti gli altri, l'introverso coniglio Puskin, i vivaci allegri gerbilli che scorrazzavano curiosi nella mia stanza e mi si arrampicavano fiduciosi lungo il braccio, la criceta Ardid dal lungo pelo, che nella vecchiaia era diventato tutto grigio, gli altri porcellini d'India, creature pacifiche e perennemente affamate.
Io non so se esista qualcosa oltre questa vita, ma se esistesse, tra coloro che vorrei ritrovare ci sono questi piccoli amici, e so che sarei felice di poterli prendere tra le mani di nuovo, delicatamente, e di porre un piccolo bacio sulle loro testoline pelose.
Fernando

3 commenti:

  1. Che teneri :-)
    Io adoro i topolini, i criceti, i ratti e tutti i roditori in genere, ma ospitando nove gatti non posso proprio adottarne nessuno.
    Anche io ricordo con dolcezza e nostaglia tutti gli animaletti che hanno vissuto con me.
    A volte, negli sguardi degli altri cani o gatti che incontro per la strada, mi pare per un attimo di rivedere il loro sguardo, ed allora penso che in fondo non se ne sono mai andati veramente.

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  2. Soprattutto i gerbilli sono animaletti interessanti e simpaticissimi. Devono vivere almeno in due, perché sono estremamente sociali, ed è molto interessante osservare il loro modo di vivere. Poi sono molto fiduciosi verso le persone. Attualmente per vari motivi non ho nessun roditore, ma in futuro certamente ne terrò ancora. Per il momento ho un gatto ciccioso e due tartarughe di terra, che all'inizio mi apparivano molto misteriose, non avendo mai avuto a che fare con dei rettili, ma che sono anche loro delle tipe interessanti. Ciao!

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  3. Biancaneve: NOVE GATTI?? penso che mia suocera ti adorerebbe ;)

    Martigot: avevo un criceto che saliva fin sopra un armadio, scappava e si rifugiava lì sopra; un giorno mi ha mangiato un libro, così sono dovuta andare a scuola con la copertina mangiata. umpf. piccole stranezze di chi ha un sacco di animali :)

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