martedì 24 luglio 2012

Cartoline d'estate


Mi scuso con i miei lettori per non aver prodotto ultimamente post particolarmente pensati e "di spessore", cercherò di rimediare durante le imminenti vacanze.
Intanto vi lascio due foto delle mie tartarughe, splendidi strani animali, e, con quella faccina antica, interessanti soggetti per la mia macchina fotografica.
Due cartoline d'estate che dedico a voi che passate a leggermi  :-)


mercoledì 18 luglio 2012

Mano nella zampa



Pubblico questa immagine trovata in internet e relativa alla liberazione di alcuni beagles dalla fabbrica di cani da laboratorio Green Hill avvenuta qualche tempo fa.
La pubblico perché oggi la Green Hill è stata posta sotto sequestro. Ma la pubblico anche perché mi sembra un'immagine simbolo per chi ha a cuore la liberazione degli animali dallo sfruttamento e dalla sofferenza.
Questo piccolo cane indifeso portato in salvo oltre il filo spinato da mani benevole (così diverse da quelle crudeli dei vivisettori che certamente mai gli avrebbero riservato una carezza o un tocco amorevole), racchiude un messaggio di speranza per gli innumerevoli altri animali prigionieri dei laboratori e degli allevamenti, ma anche un invito a noi esseri umani a tendere loro, finalmente, la nostra mano.


lunedì 16 luglio 2012

Clint




Presto saranno tre mesi che Clint è entrato nella mia vita. Clint è un piccolo essere ciccioso dalle manine e i piedini rosa, un criceto russo davvero minuscolo quando l'ho portato a casa e ora cresciuto e fattosi robusto, per quanto possa essere robusto un criceto russo.
Clint è un milanese doc, infatti è nato in questa città. Ha anche un nome appropriato alla sua personalità, perché dopo averlo battezzato Clint in omaggio a Clint Eastwood, attore che per me rimane soprattutto l'ispettore Callaghan oppure l'istruttore Gunny dell'omonimo suo film (personaggi dal caratteraccio e battute fantastiche), conoscendo il mio piccolo amico ho scoperto con soddisfazione in lui una tempra agguerrita e forte che mi ha stupito in un tale esserino.
Clint è curioso e non si tira indietro. E' molto socievole, gli piace farsi accarezzare la testa per esempio, e lo si può anche prendere in mano, da dove lui scruta intorno; ma è anche gelosissimo delle sue proprietà e corre fuori di casa come un razzo appena sente movimenti sospetti nella sua gabbia, e non esita a lanciarsi sulla mia mano se senza preavviso mi appresto a tirare fuori la ciotolina dell'acqua o quella del cibo, o il suo tubo di plastica divenuto soprattutto la sua toilette. Allora con le minuscole manine cerca di arraffare le mie dita, risentito.
Oppure quando per un piccolo dispetto muovo con la punta di un dito i gusci vuoti dei semini che si è pappato, che lui butta fuori di casa attraverso una piccola fessura in una parete, ecco comparire da sotto la stessa fessura le sue piccole mani rosa, che cercano di riprendersi gli scarti, irritato dalla mia intrusione.


nella sua amata sabbietta


Amo la sua piccola forte natura con un che di temerario, i suoi vigili occhietti neri, il suo rotolarsi beato nella vaschetta della sabbia, massima goduria, il suo musetto che si affaccia sulla soglia quando torno a casa e lo chiamo per salutarlo, le sue manine che prendono i semi dalle mie dita, l'entusiasmo con cui si pappa le giornaliere foglioline di insalata.
Adesso che è in vacanza in Svizzera fino a settembre, vedere qui la sua gabbia vuota è un po' triste.
Lui che ha avuto un momento di sconforto soltanto nel metrò, quando due settimane fa siamo andati alla stazione, e se ne stava acquattato con aria afflitta nel piccolo trasportino, sopraffatto da tutti quei rumori là fuori. Ma già mentre aspettavamo il treno è tornato il piccolo combattivo Clint, che risentito per quel trambusto rosicchiava per sfogare la tensione la casetta di cartone che gli avevo fatto per il viaggio, e che poi sul treno ha alternato pisolini vagamente afflitti, come a dire, vabbè, a questo punto dormo, a rosicchiate al cartone. Sono sicura che se al confine un doganiere avesse avuto l'idea di mettere un dito dentro al trasportino, Clint gli avrebbe dato un bel morso, per niente intimorito da un omone in divisa  :-)

Buona vacanza Clint



lunedì 2 luglio 2012

Commercio di vite

Questa mattina è passato in studio un signore a ritirare del materiale, e tra una cosa e l'altra ci ha raccontato che nel giardino della sua casetta in montagna ha fatto costruire un bel pollaio, in cui ha messo inizialmente tre galline, soprattutto per far contente le sue bambine che sono in vacanza lì, e che si occupano volentieri degli animali.
Fin qui, una bella storia. Tra l'altro non ha alcuna intenzione di mangiarsi le galline, le tiene unicamente per le uova e come animali da cortile. Poi le figlie hanno già dato un nome alle pennute, quindi ero contenta di ascoltare questa storia.
Poi però ci ha raccontato di aver deciso di prendere ancora qualche gallina e un galletto, così insieme alla bambina più piccola è sceso, mi pare di ricordare, vicino a Bergamo, in un mercato di animali.
Lui lo ha descritto come un posto bellissimo, appunto perché pieno di galline, pulcini, galli, conigli, e non so se anche animali più grossi. Ovviamente la bambina era tutta contenta di vedere tutti questi animaletti.
Peccato che in questo posto gli animali vengano tranquillamente venduti anche per finire in padella.
Mi si dirà, e vabé, dopotutto quanti conigli e quanti polli finiscono la loro vita per dilettare il nostro palato? Questo purtroppo è vero, non mi ci fate pensare.
Ma l'idea di questi  timidi conigli un po' vecchi venduti, o svenduti, a 5 euro a gente che appena arrivata a casa li accoppa e li prepara per cena, devo dire che mi ha rovinato la mattinata.
"Ma lo vuole mangiare subito?" hanno chiesto a questo signore, che si era fermato ad osservare i conigli, pensando per un attimo di prenderne qualcuno (non per mangiarlo, per tenerlo in montagna).
Oppure, a proposito dei pulcini, gli hanno detto:
"Ma li vuole per ingrassarli o cosa?"
E lui gli ha risposto che no, erano per le sue figlie, per il pollaio che aveva costruito.
"Ah, allora prenda questi" gli ha detto il tizio del mercato.

Insomma, a me un posto del genere mette i brividi. Ancora una volta, gli animali diventano una merce come un'altra, corpi di cui disporre secondo i nostri desideri.
Vuoi una gallina per avere le uova? Eccola. Ma anche se la vuoi per cucinarla bollita non c'è problema. Te la vendiamo. Sono gli affari. Ecco un coniglio ben cresciuto da accoppare e fare in padella tu stesso, prego. Ah, lo vuole per sua figlia come animale da compagnia? Certo, perché no. Cinque euro.
Pulcini per ogni esigenza, da regalare a Pasqua, magari, o da ingrasso, sì, come cibo sono perfetti. Ma sono anche graziosi, per i vostri bambini.
La tristezza, lo squallore, la crudeltà di un mercato di animali. Vite in balia dei nostri capricci.
Com'è che posti del genere non vengono chiusi? Perché questo "commercio" non viene vietato?
Questo non salverebbe la vita di tanti e tanti altri animali, che lontano dai nostri occhi finiscono la loro vita in un macello, è vero. Ma sarebbe comunque un passo nella giusta direzione, una conquista di civiltà.

Mi viene in mente il titolo di un convegno sui conigli e sul nostro rapporto con questi timidi animali, anche loro tanto sfruttati dall'Uomo (che allo stesso tempo, nella sua schizofrenia, riserva invece ad alcuni fortunati esemplari una vita di agi nella propria casa, da vero pet).
 Si intitolava, quel convegno, "Dalla padella all'abbraccio". Ecco. Sarebbe così semplice, capire che quel "cibo" è in realtà un animale da accarezzare e da amare, o almeno da rispettare.
Chissà quando capiremo che le vite degli animali non ci appartengono, e che non abbiamo alcun diritto di decidere arbitrariamente del loro destino.