In questo luglio afoso mi trovo purtroppo a scrivere un piccolo saluto ad un altro animale che faceva parte in qualche modo della mia famiglia, essendo la gattina dei miei zii che vivono a pochi metri da casa nostra, e che, se un infausti destino non le fosse piombato addosso, avrebbe potuto vivere ancora molti anni con mia zia e mio zio, che tanto amava e che tanto la amavano.
Lulù, Luli come la chiamavano sempre, era giunta un po' di anni fa a casa dei miei zii.
Era da poco morto, a causa di una grave malattia, il loro precedente gatto, anche lui giunto a casa loro da chissà dove.
Luli era uno dei gatti di una nostra vicina, e si è proprio trasferita di sua spontanea volontà a casa dei miei zii, perché evidentemente non voleva più saperne di casa sua e della sua padrona.
Era una gattina molto bella, dolce, buona, che non si allontanava mai.
Un gatto ideale, insomma, che in breve aveva conquistato il cuore dei suoi nuovi umani, mia zia e mio zio.
A mio zio in particolare era legatissima.
Tutti immaginavamo per lei un'esistenza lunga e serena.
Poi circa due settimane fa vengo a sapere che è stata aggredita da una cagna da caccia che abita più su lungo la strada.
Una cagna che in quei giorni scappava spesso dal suo giardino.
In una di queste fughe è piombata sulla povera Luli, che probabilmente dormiva, sui gradini esterni che scendono all'officina di mio zio, e dove lei stava spesso.
La gattina aveva molta paura dei cani, per cui immagino che non l'abbia proprio sentito arrivare.
I miei zii hanno sentito l'agguato dal giardino soprastante dove si trovavano, hanno guardato giù, e subito sono corsi alle scale. Non so se la cagna fosse già fuggita a questo punto.
Hanno preso in braccio la povera Luli, che lasciava andare le zampine posteriori e cercava di leccarsi la schiena dove il cane l'aveva afferrata.
Ricovero immediato dal veterinario, decisione di provare un'operazione rischiosa dagli esiti imprevedibili.
Sopravvive all'operazione, ma deve rimanere ricoverata. Muove un pochino le zampette.
Il veterinario manifesta un certo ottimismo, dice ai miei zii che forse potranno portarla a casa a continuare la convalescenza.
Poi cominciano però cali di pressione. Devono farle una trasfusione. A casa così non la si può portare.
Venerdì sera la piccola Luli muore per un arresto cardiaco.
Mi dispiace veramente moltissimo per Lulù, e capisco il dolore dei miei zii.
Un conto è una morte per vecchiaia, che in qualche modo si riesce ad accettare. Ma una morte così, che arriva come un fulmine a ciel sereno, è davvero dura da mandar giù.
E' l'Imponderabile che sempre può emergere dalle pieghe delle nostre esistenze.
Forse Luli, con la fierezza tipica dei gatti, ha preferito andarsene che vivere semiparalizzata.
Io ho questa sensazione.
Di certo so che la sua presenza dolce e affettuosa rimarrà accanto ai miei zii, nelle stanze e nel giardino in cui aveva trovato la serenità.
Ciao Luli.
Luli qualche anno fa. |