Si parlerà di piume d'oca. Non guarderò la puntata, perché se posso evitare di vedere le crudeltà perpetrate ai danni degli animali, evito.
Voglio comunque fare un' osservazione ricavata dal promo.
Magari si tratta solo di impressioni, che verrebbero smentite vedendo la puntata, ma tant'è.
Dunque, non mi piace il taglio che sembra essere stato dato alla cosa. Ovvero il fatto che parecchie piume d'oca non sarebbero di grande qualità, infatti si vede la giornalista che raccoglie una piuma bruttarella (per intenderci, tipo quelle grigiastre che i poveri piccioni delle nostre città lasciano talvolta sui marciapiedi).
Insomma, morale: ai consumatori vengono fatti pagare fior di soldi indumenti e accessori imbottiti con piume scadenti.
Ora, io dico, ma è questo il problema principale? Oppure sarebbe il caso di parlare di mettere un bel pietrone su questa tradizione di spiumare dei poveri pennuti per imbottire piumoni, giacche invernali, e chi più ne ha più ne metta?
Voglio dire, siamo nel 2014, penso che potremmo anche darci un taglio e utilizzare, magari, quei bei tessuti caldi e tecnologici, e lasciare le piume alle loro legittime proprietarie, le oche.
L'imbottitura di piuma d'oca non è un lusso, è una crudeltà.
Quelli che si comprano capi costosi confezionati in questo modo, secondo me sbagliano in partenza.
Se poi vengono fregati, peggio per loro, non mi interessa.
A me interessano le povere oche, sfruttate e spiumate. Non credo che a voi piacerebbe ricevere un trattamento simile, no?
Nel promo si intravedono, sullo sfondo, strette le une alle altre, come per farsi coraggio nella sventura. E in primo piano le loro soffici piume.
Mi auguro che si parlerà anche di loro, nella puntata, e non solo delle fregature che possono prendere i consumatori, che non sono nulla in confronto alla crudeltà assurda di cui sono vittime quelle povere bianche creature.
Non mi piace per niente il distacco che spesso si avverte nei confronti degli animali e della loro sorte in questo tipo di trasmissioni, dove le bestie sono in fondo considerate merce, bestiame, materia prima, e diventano degne di attenzione solo subordinatamente a noi e ai nostri "bisogni".
Ma non vengono considerati individui, e la loro sofferenza passa sempre in secondo piano, come un male minore.
Anche questo approccio giornalistico perpetua lo specismo.
Se in questo caso verrò smentita, meglio, ma non ci conto troppo.
illustrazione di Beatrix Potter |
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